SPARANISE. Alla posa della prima pietra per lavvio del secondo lotto dei lavori del nuovo Istituto Tecnico Commerciale e Turistico Galilei, ieri mattina, cera una vera e propria folla di personalità. E non solo politiche.
Un parterre deccezione per sottolineare, se ce ne fosse ancora bisogno, il valore simbolico di questa inaugurazione: una scuola (la prima in Campania) costruita direttamente su un terreno confiscato alla camorra. Una scuola che è diventata metafora di giustizia, di legalità ma anche di speranza per i nostri giovani bisognosi di valori forti in cui credere.
Alla suggestiva cerimonia,cui ha presenziato don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, con
Don Luigi Ciotti, poi, ha parlato ai studenti presenti del procuratore antimafia Beniamino Caponnetto: Un giorno Caponnetto disse che la mafia, teme più la scuola, la formazione che ogni altra cosa, perché il conoscere i propri diritti e doveri ci rende più responsabili. Perciò questo per me è un momento di gioia e di festa. Ma penso anche alle forze dellordine perché conosco i sacrifici, la fatica che sopportano per una confisca. Pensate che in Italia su 1091 aziende confiscate, solo 74 di esse sono sopravvissute. Allo stesso modo molti dei 9000 beni confiscati sono sotto ipoteca bancaria, le banche li mandano allasta e se li riprende la criminalità. In ultimo penso a voi giovani studenti, affinché al termine della scuola possiate trovare un lavoro.
Questa è lultima inaugurazione che io potrò fare ha concluso il presidente De Franciscis- per la fine del mio mandato e questa manifestazione di Sparanise è per me un privilegio. Ringrazio pertanto tutti gli ex assessori e consiglieri provinciali presenti, don Ciotti, i comandanti Bugio e Manozzi, e lassessore Ucciero perché questa amministrazione provinciale potrà essere ricordata per tutto quello che ha fatto a favore della scuola: siamo usciti dalla fittanza, abbiamo messo in sicurezza 96 plessi scolastici e 50 istituti secondari. Al termine dei discorsi, la posa della prima pietra: lassessore Ucciero ha murato nel cemento una pergamena con sopra scritto: Le istituzioni sono più forti della violenza.