PIGNATARO. Con una lunga lettera il sindaco Giorgio Magliocca risponde alla locale sezione del Pd sulla questione dellaffidamento dei beni confiscati a Simonelli ed affidati con atto unilaterale dellAgenzia del Demanio allAcli Terra di Benevento.
Ecco il testo.
Egregio segretario,
ribadisco con forza e determinazione il fatto che la mia amministrazione ha sempre avuto perplessità circa laffidamento dei cespiti in questione allassociazione presieduta dal signor Gaetano Manna come è dimostrano dai tanti documenti presenti agli atti del comune di Pignataro Maggiore che sono datati non solo anno 2003, periodo precedente ed appena successivo allaffidamento effettuato direttamente da parte dellAgenzia del Demanio, ma anche anno 2004 e seguenti fino ad arrivare ai giorni nostri.
In ogni caso, entro nel merito della questione e rispondo alle domande che mi sono state poste dalla sua sezione.
Con la prima domanda mi chiedete perché, dopo aver espresso perplessità sullaffidamento dei beni in questione allAssociazione presieduta dal Manna, ho poi firmato la convenzione.
Ebbene, sul punto è bene precisare che la convenzione era un atto dovuto e fu firmata al solo fine di disciplinare un rapporto imposto dallAgenzia del Demanio, e comunque al fine di tutelare il patrimonio del Comune di Pignataro Maggiore.
Se non lavessi firmata non solo non sarebbe cambiato nulla circa laffidamento effettuato dallAgenzia del Demanio direttamente al Manna (i beni, infatti, sarebbe comunque rimasti nelle mani dellassociazione in questione), ma, soprattutto, il comune non avrebbe potuto avere quello strumento di controllo, qualè la convenzione, che ci ha poi consentito di verificare se lassociazione affidataria gestisse correttamente o meno i beni confiscati.
Nella convenzione, infatti, furono posti in particolare obblighi e doveri ai quali lassociazione in questione doveva sottostare nella gestione dei cespiti e nellattuazione del progetto relativo al riutilizzo degli stessi e, grazie ad essa, è stato possibile elevare una serie di contestazioni ed effettuare una serie di controlli che, in alcuni casi, sono sfociati anche in vere e proprie querele presentate alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Con la seconda domanda il suo partito mi chiede perché successivamente ho affidato in comodato gratuito alla stessa Associazione anche la scuola rurale Quattro Porte, bene di proprietà comunale non oggetto di confisca.
Anche qui con serenità non mi sottraggo al confronto. Lautorizzazione allutilizzo della struttura in questione è data 24 luglio 2003. Fino a quel momento lassociazione Acli Terra di Benevento aveva dato corso al progetto di riutilizzo dei beni affidati limitandosi esclusivamente alla coltivazione dei terreni omettendo, invece, di dare attuazione allaltra parte del progetto che prevede di fare formazione di giovani in agricoltura. Tale omissione fu oggetto di una serie di contestazioni da parte del comune nei confronti della stessa associazione che, di risposta, si difendeva affermando che era impossibilitata a procedere per questa parte del progetto in quanto sui cespiti confiscati mancava una struttura muraria dove poter svolgere attività di formazione. Per evitare che il progetto si arenasse, ma soprattutto per verificare se le motivazioni addotte dellassociazione rispondessero a semplici scuse o fossero, invece, veritiere ed in buona fede, autorizzammo la stessa ad utilizzare la struttura Quattro Porte. La cosa fu avallata anche dalla Prefettura di Caserta che, infatti, partecipò allinaugurazione del centro.
Per quanto riguarda, invece, la terza domanda, quella dei controlli, credo che nessuna critica può essere mossa alla mia amministrazione. Dal 28 novembre 2003 al 6 febbraio 2009 risultano agli atti del comune oltre duecento controlli effettuati dai vigili urbani che, come dicevo in precedenza, sono sfociati anche in denunce alla Procura della Repubblica nei confronti dellassociazione e dei suoi responsabili.
Fatti questi chiarimenti, mi permetta di fare un poco di polemica. Con sincerità le dico che non comprendo latteggiamento del vostro partito. Appena un anno fa, nel periodo di forte contestazione alle biomasse, il suo più autorevole referente in consiglio comunale mi chiedeva, come risulta dai verbali del civico consesso, di non revocare i beni allAcli Terra di Benevento atteso che poche settimane prima avevo dato corso allinizio del procedimento di revoca. Oggi, invece, mi chiede, evidentemente addebitandomi responsabilità in ciò, perché avrei firmato la convenzione con lAcli Terra. In tutto questo, mi consenta, cè una forte contraddizione di fondo che sinceramente spiego solo con la volontà del suo partito di fare sterili ed inutili strumentalizzazioni politiche che non fanno bene alla nostra comunità.