AVERSA. Venerdì prossimo sarà lultimo giorno di scuola del preside Albino Froldi, colonna portante dellIstituto Mater Dei di Aversa.
Dopo quarantanni, nella scuola statale come insegnante elementare e quindici come dirigente scolastico dellistituto situato nel centro storico della città normanna, lascia lincarico. Non lo fa in punta di piedi perché ad 83 anni, studioso convinto ed energico della divina commedia di Dante Alighieri, sollecitato dal suo amico particolare il cardinale emerito di Napoli Michele Giordano, ha allestito, per domenica 14 giugno, alle ore 18, presso la sala conferenza del tempio dellIncoronata di Capodimonte,il seminario dantesco dove presenterà il suo ultimo lavoro dal titolo Il mio amico Ciacco del VI° canto dellInferno: «Voi cittadini mi chiamaste Ciacco: per la dannosa colpa de la gola, come tu vedi, a la pioggia mi fiacco» (Inferno VI, 52-54). Così questo personaggio si presenta ai due poeti Dante e Virgilio nel girone dei golosi. Ciacco è un sostantivo al quale si attribuiva normalmente il significato di “porco”; ma Ciacco era semplicemente da intendere come il diminutivo dei nomi Jacopo e Giacomo.
Unoccasione ghiotta anche per gli amanti della Divina Commedia per dare l ultimo abbraccio alla scuola attiva e ai colleghi docenti e conoscenti che ne hanno apprezzato, nel corso degli anni, le capacità intellettuali, oltre alla passione per lo studio della lingua italiana.
A moderare i lavori, presso la basilica napoletana, sarà il dirigente scolastico dellIstituto Tecnico Commerciale Alfonso Gallo di Aversa, dottor Gennaro Cristiano, che introdurrà anche la nuova figura dei docenti al giorno doggi. Saranno presenti allevento tutti i docenti della scuola, oltre al gestore dellex Mater Dei di Aversa, professor Giuseppe Criscuolo. Hanno dato ladesione anche molte personalità del mondo politico ed ecclesiastico.
Per comprendere la sua passione di dantista ricordiamo le sue opere più importanti: Dante per tutti i giorni; Perché Paolo Tacque!, Farinato e il Conte Ugolino; Fu folle il folle Ulisse.