PIGNATARO MAGGIORE. È stato un fine settimana di impegni politici e sociali che ha visto linaugurazione di ben quattro sedi di “Campania in Positivo-Pdl”.
La manifestazione ha riscosso una buona partecipazione della popolazione giovanile pignatarese, anche se i dirigenti auspicano di riuscire a coinvolgere molti più giovani, che possano profondere il loro impegno al fine di costruire una Politica del fare, quindi attiva a tutti i livelli e in tutti i contesti possibili. Tale è stato, inoltre, il tema principe della domenica di inaugurazione della varie sedi.
Il coordinatore provinciale, nonché sindaco di Curti Domenico Ventriglia e il senatore Nespoli, sindaco di Afragola, hanno ribadito, nei loro vari interventi, che tale obiettivo è in pratica lessenza stessa dellassociazione.
“Questo ‘fare’ – afferma il movimento del Pdl in una nota – implica unazione che prevede il coinvolgimento diretto della popolazione e lascolto e la presa in carico delle problematiche che incombono sui concittadini. Quindi fare una politica costruttiva che per definizione non deve mirare a distruggere aprioristicamente le proposte di chi amministra la cosa pubblica, ma vagliare quanto reso noto e prenderlo in considerazione esclusivamente nellinteresse del nostro territorio, inteso e come zona geografica e come persone che lo abitano. La partecipazione alle varie inaugurazioni è stata, per noi occasione di confronto e di riflessione. Per ‘fare’ politica anche nella nostra Pignataro abbiamo, ovviamente, bisogno di energia e di opinioni anche eventualmente, differenti dalle nostre, perché siamo certi che il nostro paese sia dotato di un potenziale di livello assolutamente elevato e sicuramente non inferiore alle cittadine limitrofe che ricevono premi ed encomi per i loro operati. Dal confronto e dal dialogo si possono comprendere le problematiche dominanti e quindi porvi rimedio. Confidiamo nella sensibilità dei nostri giovani (e meno giovani) concittadini affinché possano comprendere che i tempi sono maturi per poter dar luogo ad unazione politica che ci veda tutti interessati ed impegnati in modo attivo così da non rendere la politica un affare per pochi, in cui i compaesani fungono da semplici spettatori inermi e senza alcuna possibilità di poter influenzare e quindi modificare in meglio gli eventi che attanagliano il nostro caro paesello”.