Icaro regala agli studenti i succhi di frutta dei beni confiscati

di Redazione

 PIGNATARO. I succhi di frutta della legalità rimasti invenduti, ad ottobre, verranno distribuiti gratuitamente nelle scuole, ma la produzione non verrà ripetuta il prossimo anno.

Il Consorzio Icaro, all’inizio dell’anno scolastico, donerà agli istituti i succhi di frutta “Leali”, realizzati dal pescheto confiscato al clan Ligato di Pignataro Maggiore, tuttavia, a causa dell’indifferenza delle istituzioni, il progetto del primo prodotto realizzato dalle proprietà sottratte alla camorra in provincia di Caserta finisce qui. Il Consorzio Icaro e la cooperativa Aria Nuova, presieduti da Gabriele Capitelli, il prossimo anno, infatti, non rinnoveranno la produzione poichè gran parte dei brik confezionati lo scorso anno è rimasto invenduto e, data l’incombente scadenza febbraio 2011, non verrà commercializzato. Il Consorzio Icaro, nonostante gli sforzi fatti con campagne di sensibilizzazione, promozione e informazione (il succo di frutta è accompagnato da un libricino che illustra il progetto), nonché una tavola rotonda presso la Prefettura di Caserta, non è riuscito a distribuire i succhi di frutta, simbolo della riscossa di un territorio ferito e sfruttato dalla criminalità organizzata. Purtroppo gli appelli alle istituzioni sono rimasti inascoltati e così la comunità ha perso una grande opportunità di dimostrare che il riutilizzo concreto di un bene confiscato è possibile. L’esperienza negativa maturata, in considerazione degli ingenti costi sostenuti per la produzione e delle notevoli difficoltà economiche in cui versano le cooperative a causa dei ritardi nei pagamenti da parte delle aziende sanitarie locali, non permetterà il prossimo anno il ripetersi dell’iniziativa.

“I nostri succhi di frutta verranno regalati ai ragazzi nelle scuole quale opera di sensibilizzazione alla legalità e al riutilizzo dei beni confiscati. Tuttavia, con sommo rammarico – afferma il presidente Capitelli – siamo stati costretti a bloccare la produzione. Si è trattato di un progetto cui abbiamo fortemente creduto per la sua forte valenza sociale e per il quale abbiamo investito importanti capitali. La nostra sconfitta è la sconfitta delle istituzioni e della società sana. Probabilmente il valore della nostra iniziativa è stato sottovalutato, è evidente che è necessaria maggiore sensibilità su questi temi. Noi, tuttavia, continueremo a lavorare per il riutilizzo dei beni a noi affidati e per il reinserimento lavorativo di soggetti deboli e proprio in questa ottica, lunedì 30 agosto, presso la fattoria sociale e didattica Aria Nuova avranno inizio i corsi di formazione in agraria per disabili e persone svantaggiate, a cura del professore agronomo Benedetto Nappi. Lo scopo è fornire competenze specifiche ai nostri utenti, affinché imparino un mestiere e non restino semplici braccianti agricoli”.

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