SPARANISE. Le note volanti della gloriosa fanfara dei bersaglieri dellottavo reggimento Garibaldi di stanza a Caserta, hanno ufficialmente aperto la giornata di eventi legati ai festeggiamenti del 149° anniversario dellUnità dItalia.
Alla presenza delle autorità civili e religiose, il sindaco Mariano Sorvillo ha scoperto la lapide commemorativa della visita di Garibaldi esattamente nel luogo in cui avvenne nel 26 e 27 ottobre 1861, vale a dire lantica chiesetta di San Vitaliano, nei pressi della stazione ferroviaria. Dopo la cerimonia, la fanfara dei bersaglieri ha accompagnato il gonfalone della città e le autorità civili al seguito fino allistituto Padre Semeria dove, alla presenza di un nutrito pubblico, ha avuto luogo un interessante convegno di studi.
Il saluto inaugurale del sindaco di Sparanise, preceduto dalla lettura del saluto dell’On. Claudio Barbaro componente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati trattenuto a Roma da impegni parlamentari, incentrato sullimportanza storica e geografica della città calena nel corso dei secoli, è stato seguito con interesse ed attenzione dagli alunni delle scuole sparanisane presenti nella sala ed ha preceduto gli interventi dei relatori. Il primo è stato quello della presidentessa del consiglio comunale Antonella Lo Greco, che ha letto un passo del contributo realizzato dallo storico sparanisano Giuseppe Carcaiso, assente per motivi di salute, inserito nel volume del convegno.
E toccato poi al Prof. Paolo De Marco, ordinario di Storia Contemporanea della II università di Napoli, spiegare, con unapprezzata panoramica, levoluzione di Terra di Lavoro dallunità dItalia ad oggi che si è ben integrata con lintervento dellOn Pasquale De Lucia, consigliere regionale, che ha invitato i presenti a riflettere sul ruolo avuto dalle genti del sud in quegli anni e sulla grande occasione di riscatto che oggi invoca a gran voce il popolo campano. De Lucia ha sottolineato limportanza di mostrare al mondo la parte buona della società civile meridionale anche a rischio di sfidare stereotipi che i mass media troppo spesso enfatizzano, ma che alla lunga finiscono per mettere etichette dalle quali poi è difficile sfuggire. Per De Lucia, non si conosce un popolo se prima non si studia la sua storia, perciò è opportuno rivendicare con forza lorgoglio di chi si rifà ai valori fondanti dellUnità nazionale e di un popolo, quello meridionale, che come la storia ricorda, ha sempre avuto un ruolo da protagonista.
La Professoressa Nadia Verdile, docente di storia contemporanea, ha spiegato con una chiave di lettura sicuramente innovativa ed apprezzabile sul ruolo della donna durante il Risorgimento. Il giornalista Ilario Capanna, moderatore del convegno e coordinatore editoriale del volume sulla visita di Garibaldi, ha poi dato la parola allAvv. Alberto Zaza DAulisio, Presidente della Società di Storia Patria Terra di Lavoro di Caserta, il quale, nel corso del suo intervento, ha avuto modo di rivelare della visita di Giuseppe Mazzini a Sparanise. Interessante è stata poi la panoramica sulla figura umana di Garibaldi, ben articolata nel corso dellintervento della Professoressa Donatella Mascagna, preside dellItc Galilei, molto applaudita dal pubblico in sala che ha poi riservato una vera e propria standing ovation alla fine dellintervento dellassessore Salvatore Piccolo, autentica anima delliniziativa, che ha descritto con cura e dovizia di particolari proprio quelle due giornate di 149 anni fa.
Il convegno si è concluso con lintervento del vicesindaco Giancarlo LArco che nel ringraziare ospiti e relatori ha marcato con forza il ruolo che Sparanise ha avuto nel corso della storia.