PIGNATARO. La cooperativa sociale Libera Terra-Le Terre di don Diana, lunedì pomeriggio e per altri tre giorni, sarà impegnata nella semina del grano sui terreni confiscati alla camorra, a Pignataro Maggiore.
Abbiamo cominciato con Masseria Pratilli e continueremo con Campo dei Fiori, su sei ettari nel primo caso e dieci nel secondo, ha detto Roberto Fiorillo, socio cooperatore agronomo. Il grano sarà poi utilizzato per continuare la produzione dei Paccheri don Diana. Il formato è lavorato dai maestri pastai di Gragnano. La prima confezione fu presentata al Sana, il Salone internazionale del Naturale a Bologna con la presenza di don Luigi Ciotti. A breve, stipuleremo anche il contratto di comodato duso già vagliato dal dirigente dellufficio tecnico comunale. In questo momento stiamo lavorando grazie ad un permesso, concessoci per coltivare i suoli e non pregiudicare lannata agricola, ha spiegato Fiorillo.
Stessa autorizzazione, era stata data anche a Libera Caserta che ha cominciato a lavorare,come atto di responsabilità e di impegno incondizionato, sui due terreni confiscati alla camorra, a Pignataro, già nellestate del 2009 e dunque prima ancora della nascita della prima cooperativa Libera Terra della Regione Campania,ufficialmente costituitasi il 20 settembre 2010. Lo scorso gennaio i soci cooperatoti hanno eseguito la fresatura dei terreni con il trattore Massey Ferguson, arrivato alla cooperativa grazie al contributo dei fondi raccolti da Libera Pisa e dalla Camera di Commercio di Caserta.