SPARANISE. Legalità, mondo della scuola ed istituzioni unite in un unico sforzo comune che ha come target il rilancio del territorio caleno.
E questo il messaggio contenuto nel protocollo dintesa siglato tra il sindaco Comune di Sparanise Mariano Sorvillo e la dirigente dellItct Galileo Galilei, riguardante il progetto Pon-Fse, azione C3, sul riutilizzo dei beni confiscati alla camorra nel territorio dellagro caleno. Si tratta di uno sforzo sinergico messo in essere per perseguire alte finalità nel campo della legalità, della tutela dellambiente, dei diritti umani e dellintercultura che vedrà protagonisti 20 alunni delle classi del triennio superiore dellItct Galilei di Sparanise, che dal prossimo anno scolastico diventerà Isis. Di prestigio lelenco dei partner che hanno aderito alliniziativa che è gemellata con il Liceo scientifico Fermi di San Cipriano dAversa.
Dalla Anbsc, Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, al Consorzio Agrorinasce di Casal di Principe, allassociazione onlus Al di là dei sogni di Cellole, allassociazione giovani avvocati di Calvizzano, allassociazione ambiente e/è vita di Giugliano in Campania e allassociazione Musicartemedia di Napoli. Nello specifico il progetto, che si articolerà da marzo a luglio, prevede 100 ore di attività di cui 80 ore in presenza di tutor individuati dai soggetti sopra elencati, vuole favorire ladozione concreta da parte dei giovani, di stili di vita e comportamenti ispirati ai principi della legalità e della convivenza civile, dei diritti umani e dellambiente nel rispetto delle leggi della Costituzione. La sfida che il mondo della scuola ha lanciato in terra di camorra sta nella volontà di affermare e divulgare la coscienza individuale e collettiva contro i meccanismi e le modalità espresse dalla criminalità organizzata, ma anche promuovere un nuovo impegno volto a facilitare i processi di sensibilizzazione del complesso tema delluso, simbolico ed effettivo, dei patrimoni recuperati alla camorra.
Largomento è più che mai attuale ha spiegato il sindaco Sorvillo, motivando il sostegno dellamministrazione comunale considerato il fatto che il plesso scolastico di via Calvi, che ospita il nuovo Itct Galilei, è sorto proprio su un terreno un tempo appartenuto alla camorra e confiscato dallo Stato che lo ha riutilizzato nel migliore dei modi possibili. Come Istituzione faremo svolgere agli studenti un attività guidata sul regolamento e sulle tematiche proprie dellorganizzazione del Comune con partecipazione a qualche seduta di Consiglio Comunale.
La preside dellItct, Donatella Mascagna (nella foto), con il solito entusiasmo, ha voluto sottolineare limportanza delliniziativa: Si tratta di un progetto articolato che vede la partecipazione di una serie di partner molto importanti come lagenzia nazionale per i beni confiscati. Ora più che mai ha spiegato in considerazione della ubicazione della a nostra scuola, è utile per i ragazzi capire il fenomeno della confisca ma anche venire a conoscenza delle procedure giuridiche per chiedere lassegnazione dei questi beni. Pensare ad un riutilizzo sostenibile di quanto è stato espropriato che possa essere di ritorno al territorio, può rappresentare anche unopportunità di sbocco imprenditoriale per i ragazzi.