C’è crisi? Scegli l’acquisto solidale

di Redazione

 AVERSA. La crisi è crisi, e quale miglior modo per tutelarsi acquistando in gruppo? Questa è l’idea del Gas (Gruppo di Acquisto Solidale) “La Tavola Rotonda” di Aversa, che venerdi 6 giugno, alle ore 18, incontra a Palazzo Parente l’Associazione di produttori Biologici del Cilento “Apabiodinamica”.

Sarà l’occasione per presentare alla città i due anni di attività del gruppo e, in quella sede, saranno presentatele nuoveiniziative di autoproduzione siaalimentare (con l’acquisto di un terreno dove produrre frutta e ortaggi) che energetica(conun investimento cumulativoper un impianto fotovoltaico).

Uno degli organizzatori è Nicola Ciccarelli, che ha dichiarato: “Il gruppo nasce dalla volontà di un gruppo di personemettendosi insieme riescono a scegliere ed ad acquistare direttamente dal produttore cibo sano e non solo. Per costituirlo basta aggregare una decina di persone stufe di consumare alimenti insulsi ed insieme cercare e scegliere piccoli produttori che operano nel rispetto dell’ambiente e del consumatore. In molti ci chiedono se si risparmia partecipando ad un Gas. La risposta è sicuramente si, se si tiene conto dei costi sociali e personali che l’assunzione di cibi morti e carichi di messaggi negativi comporta. Ma in molti casi la risposta e si anche soffermandosi all’aspetto più immediato del costo primario. Ad esempio, il nostro Gas acquista Parmigiano Reggiano di montagna biologico da una famiglia di produttori del mantovano, stagionato 36 mesi, a 15 euro al chilo. Oppure olio extra di olive premuto a freddo biologico a 6,50 euro al litro. Su certe cose non si può pensare di risparmiare faccio l’esempio della pasta: quella che troviamo nei supermercati, di qualsiasi marca essa sia, è tutta derivata da un grano denominato Creso, è una qualità ottenuta sottoponendo a raggi gamma il nostro grano e poi ibridandolo con un grano americano, il risultato è un ottimo grano dal punto di vista della facilità di raccolta ma un pessimo prodotto per l’alimentazione umana, si dice che sia lui il responsabile dell’insorgenza di numerosissimi casi di intolleranza al glutine. Queste notizie, che non sono segrete, fanno fatica ad emergere dalla massa di informazione pubblicitaria che ci travolge giornalmente, è arrivato il momento di imboccare una via di uscita e diventare consumatori coscienti e responsabili senza più affidarsi ad un sistema che ha come unico obiettivo il profitto”.

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