Lo scontro interno al Pdl non risparmia le Europee

di Raffaele De Biase

Da sin. Ciaramella e SaglioccoAVERSA. Proseguono le iniziative “ping pong” all’interno del Pdl, sintomo evidente di una profonda divisione all’interno del partito.

A chi segue le vicende della politica locale, infatti, non sarà sfuggito che, più volte, iniziative organizzate e promosse da un’area del Popolo della libertà (nello specifico quella del coordinatore provinciale senatore Pasquale Giuliano e del sindaco Ciaramella), sono state replicate da altre iniziative di analogo contenuto provenienti da un’altra componente del partito, quella vicina alle posizioni del consigliere regionale Giuseppe Sagliocco.

E’ accaduto, ad esempio, a marzo scorso, quando ad un convegno dell’allora costituendo Pdl, organizzato in quel di Sant’Arpino, con la presenza di Pasquale Giuliano, Nicola Cosentino ,Gennaro Coronella e Giampaolo Dello Vicario, si replicò, poco dopo, sempre nello storico Palazzo Sanchez de Luna del comune atellano, con un altro simposio di identico tenore, stavolta organizzato dai “sagliocchiani”, tra cui l’attuale vicecoordinatore regionale del Pdl Gianmario Mariniello.

Ma sono state anche altre le occasioni che hanno visto l’esibizione di questo parossistico e talvolta esilarante batti e ribatti. Come pure non sono mancati i casi di “conventio ad escludendum”, come quello operato dai “sagliocchiani” ai danni del primo cittadino Domenico Ciaramella in occasione della partecipazione della Carfagna ad un convegno di Azione Giovani.

In tal senso, anche queste elezioni europee non hanno fatto eccezione. Alla chiusura ufficiale della campagna elettorale del Pdl, svoltasi giovedì sera presso l’impianto sportivo di Aversa H2O (chiusura ufficiale non fosse altro perché organizzata e indetta con largo anticipo dall’attuale coordinatore provinciale del partito Pasquale Giuliano, nonché dall’attuale coordinatore cittadino Nicola Golia) si è replicato con l’incontro del consigliere regionale organizzato in tempi ristretti presso la sua segreteria politica, sita nel consorzio agrario di via Fermi ad Aversa. Va da sé che i consiglieri comunali “sagliocchiani” Marrandino, Andreozzi, Marino, Capasso, Mariniello e Verde fossero presenti in questo incontro, mentre erano stati rigorosamente assenti, il giorno prima, alla chiusura organizzata da Giuliano e Golia (chiusura ufficiale alla quale erano invece presenti, oltre a Nicola Cosentino ed alla Stasi, anche l’altra candidata Petrenga e il vicario regionale nonché ex ministro Mario Landolfi).

Un modo per contarsi e per misurare la consistenza delle truppe in campo prima dello scontro aperto? Forse. Comunque, se a questo botta e risposta degno del migliore Roland Garros aggiungiamo le schermaglie in “salsa alleanzina” che ci ripropongono pervicacemente, a giorni alterni, giovani politici o aspiranti tali, sempre pronti a beccarsi tra loro su “parva materia”, ecco che il quadro del Pdl ad Aversa è completo. Il tutto con buona pace di chi, tempo addietro, asseriva con sicumera che certe divisioni fossero solo un’invenzione della solita stampa “brutta e cattiva”.

Come finirà questo estenuante braccio di ferro che, fra l’altro, poco ha a che vedere con il benessere di quella comunità che dovrebbe essere il primo, se non l’unico, pensiero di un partito politico? Si ritiene che una prima risposta la si dovrebbe avere a settembre, quando si decideranno le candidature regionali e provinciali per le elezioni amministrative previste fra meno di un anno. Allora, e solo allora, si potranno placare le velleità di alcuni e soddisfare le legittime ambizioni di altri. Sperare oggi, infatti, in un più opportuno ed immediato rigurgito di buon senso da parte di tutti appare alquanto illusorio.

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