AVERSA. Riportando una protesta cittadina, lo scorso settembre segnalammo la scomparsa dei cestini gettacarte disseminati lungo via Roma e in piazza Savignano.
Finalmente ora i cestini ci sono. In via Roma collocati accanto alle fioriere danno ai cittadini la possibilità di collaborare a mantenere Aversa pulita. Ma in piazza Savignano? In piazza Savignano no, malgrado sia trascorsa più di una settimana dalla ricomparsa in via Roma. Nella piazza del quartiere più antico della città, per essere stato fondato nel 920, quasi cento anni prima della contea di Aversa, i cestini non sono stati rimessi e restano solo i sostegni a ricordare che anche in quella piazza c’erano dei gettacarte. Da qui la protesta dei residenti che puntano il dito contro il disinteresse mostrato per il quartiere persino dal consigliere di maggioranza che lo rappresenta.
E’ vero che Adolfo Giglio,è titolare della delega alle periferie – dice uno dei contestatori – e che il nostro quartiere fa parte del centro storico, così fare qualche cosa pe r questa zona non sarebbe di sua competenza, ma considerando che Giglio abita, vive e raccoglie voti nel quartiere credo abbia il dovere morale di impegnarsi perché Savignano venga tenuta nella giusta considerazione e non dimenticato persino nella sostituzione dei gettacarte.
Questo perché i problemi del rione non si limitano alla mancanza di cestini. E’ da tempo che i residenti lamentano sia l’enorme difficoltà a depositare i rifiuti, per l’assenza totale di contenitori, sia la presenza di strade dissestate che, malgrado siano state rifatte da pochissimo tempo, presentano il manto di basolato così sconquassato da creare problemi anche a chi va a piedi. Per non parlare della sicurezza che sembra essere un optional nella zona. Problemi segnalati anche al consigliere locale in occasione dell’ultima tornata elettorale amministrativa ma che ancora non hanno visto alcun tipo di soluzione.
Da qui la protesta innescata dalla mancata rimessa in sede dei cestini gettacarte. Non siamo cittadini di serie B. Perciò- ammoniscono i contestatori – se l’amministrazione comunale non provvederà anche da noi, alla prossima tornata elettorale Giglio e compagni faranno bene a non venire a chiedere voti, concludono i contestatori.