Rifiuti prelevati: marciapiede distrutto. Chi paga?

di Antonio Arduino

 AVERSA. Chi paga i danni prodotti dal prelievo dei rifiuti solidi urbani? Questa la domanda che rivolgono all’assessore all’igiene urbana i residenti del condominio Villa Italia di via Vito di Iasi che denunciano la distruzione del marciapiede antistante le loro abitazioni.

Responsabile del danno, che ricadrà inevitabilmente su tutti i contribuenti aversani, è la pala meccanica utilizzata ormai per abitudine dagli operatori dell’ex consorzio Geo Eco per il prelievo dei rifiuti depositati fuori dai cassonetti. Un sistema diventato necessario da quando per la scarsa frequenza delle operazioni di prelievo, fissata per contratto in sei giorni alla settimana, buste e sacchetti debordano dai contenitori e si accumulano tutto intorno al punto prelievo, creando una montagna di spazzatura che può essere rimossa solo con l’ausilio della pala meccanica.

“In teoria – dice Paolo, che ha segnalato lo scempio del marciapiede – il sistema non dovrebbe creare problemi se gli addetti adagiassero la pala sotto i sacchetti sollevandoli. Ma in pratica accade che, per non lasciare residui, gli operatori usino la pala affondandola violentemente più e più volte sotto il mucchio prendendo, così, anche pezzi di marciapiede che come si vede va sgretolandosi sempre di più”.

 E che la distruzione dei marciapiedi sia diretta conseguenza del sistema usato per prelevare i rifiuti appare ancora più evidente se si fa un giro della città verificando cosa accade negli altri punti prelievo. Così è possibile verificare che la stessa cosa succede in via Garofalo angolo via Di Iasi, in via Di Iasi nel punto posto di fronte al cinema Metropolitan, in via Pisacane, in via Michelangelo angolo via Botticelli e in via Botticelli angolo via Belvedere. In pratica non c’è alcuno dei cosiddetti punti prelievo in cui il marciapiede sia rimasto integro.

Ovviamente sarà necessario riparare i danni, rifacendo i marciapiedi distrutti. Ma chi pagherà i danni? In teorica non potrebbero essere messi in conto al cittadino magari aumentando ancora una volta la tassa per il prelievo dei rifiuto solidi urbani. In pratica si vedrà.

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Redazione
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